A proposito dell’opera di Giovanni Maria Sabino si è solo dato avvio fino ad oggi all’analisi della scrittura musicale. Con la registrazione inedita che qui si presenta, si può finalmente verificare l’effetto sonoro della sua opera. Il merito va al direttore dell’Ensemble Barocco, Paolo Valerio che ha intrapreso da anni la ricerca su questo musicista, frequentando archivi e biblioteche di tutta Europa.Ben pochi, fino a questo momento, hanno potuto esaminare le creazioni di Sabino, mancando anche un’edizione moderna della sua opera; l’intervento più aggiornato lo troviamo nella prestigiosa enciclopedia tedesca MGG (Die Musik in Gerschichte und Gegenwart, seconda edizioni 1994-2007) a cura di Gunther Morche che ebbe occasione di partecipare a un convegno sul musicista celebrato a Turi nel 2004 e nella pubblicazione della relazione di Paolo Valerio per il Congresso Internazionale di Musica Sacra di Roma nel 2011 (Atti pubblicati dal Pontificio Istituto di Musica Sacra, a cura di Francesco Luisi, 3 voll., Libreria Editrice Vaticana, 2013).
Il prestigio che Sabino raggiunse a Napoli già dal 1620 è testimoniato dall’incarico di primo direttore del Conservatorio della Pietà dei Turchini; successivamente fu maestro di musica presso i Gerolamini e terminò la sua carriera assumendo il magistero della cappella nella Reale Chiesa dell’Annunziata.
Durante il servizio presso i Gerolamini, in piena maturità, compose il Vespro a 5 voci, sopravvissuto manoscritto e conservato come unicum nell’Archivio Musicale della Congregazione dell’Oratorio di Napoli (coll. AMCO, 470, 5). A quest’opera vengono affiancati in questo disco due mottetti di Antonino e Francesco Sabino, nipoti di Maria Giovanni, a testimonianza di una minima ma significativa visibilità, ad onore e gloria del contesto musicale familiare.
VESPRO A 5 VOCI4mg23x2022-02-16T09:26:08+01:00