Questo album vede la luce in un periodo di grande attenzione per la musica di Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 – Beverly Hills, 1968), stimolata non soltanto dalla ricorrenza del cinquantenario della sua scomparsa, ma soprattutto dalla rivalutazione per l’opera di questo compositore sia da parte della critica che del pubblico, dopo anni in cui questo musicista era noto ai più soltanto per le sue opere chitarristiche. Il presente lavoro ha compreso un’appassionata ricerca da parte del pianista Angelo Arciglione e della violinista Eleonora Turtur, per raccogliere in questo CD interpretazioni di varie pagine pianistiche e per violino e pianoforte pressoché sconosciute: tutti lavori inediti, in prima registrazione mondiale, che tracciano un percorso metaforico, compiuto da Mario Castelnuovo-Tedesco nel suo viaggio da Firenze agli Stati Uniti d’America – dopo il forzato esilio, nel 1939, per sfuggire alla persecuzione antisemita – portandosi sempre nel cuore la Toscana, dove tornava per le sue vacanze, dopo la guerra, ogni volta che poteva.
Questo “viaggio musicale” prende avvio da pezzi pianistici composti prima di dover lasciare l’Italia: la prima opera pubblicata – la Ninna-nanna (Berceuse) che Castelnuovo-Tedesco scrisse a soli 10 anni, nel 1905 – e Calma (a Giramonte) di pochi anni dopo (1910), ispirato al paesaggio incantato delle amate colline fiorentine intorno a San Miniato al Monte; Scampanio (dalle Nozze di Lisa Ricasoli e di Boccaccio Adimari) – un altro lavoro del 1910, in cui lo stesso autore ravvisava i primi tratti di originalità, ispirato al celebre cassone Adimari della Galleria dell’Accademia – e Terrazze, del 1936, d’impronta impressionistica. Gli altri lavori presentati nel CD risalgono, invece, agli anni successivi all’esilio, con l’evocazione di paesaggi esotici e californiani (Exotica: A Rhapsody of the South Seas, per violino e pianoforte, nella seconda versione, del 1943; le tre pagine pianistiche di dieci anni dopo, El encanto: Three California Sketches Op. 165) o di stelle del cinema hollywoodiano (Stars: 4 Sketches Op. 104, per pianoforte, 1940), nel cui ambito Castelnuovo-Tedesco trovò la principale fonte di reddito per mantenere la sua famiglia con agiatezza analoga a quella degli anni precedenti l’esilio. Vari amici musicisti incontrati nel suo cammino furono immortalati dal compositore in una serie di cartoline (greeting cards), in cui i nomi da celebrare sono lo spunto per l’invenzione tematica, come nelle due pagine per violino e pianoforte qui inserite, entrambe del 1954, dedicate a celebri violinisti che gli furono molto vicini (Humoresque on the name of Tossy Spivakovsky Op. 170 No. 8, e Serenatella on the name of Jascha Heifetz Op. 170 No. 2, dalle Greeting Cards).
(Eleonora Negri)