A dieci anni dalla morte di don Salvatore Pappagallo, avvenuta il 17 giugno 2011, questa etichetta ha voluto dedicare la registrazione di due sue grandi opere, Pasqua e Le Beatitudini, trascritte per banda dal m° Silvestro Sabatelli, insieme ad altre due, A mio Padre di Alfredo Fiorentini e Il Trombettista dello stesso Sabatelli. Un omaggio alla tradizione bandistica e alla tradizione della marcia funebre che don Salvatore ha saputo interpretare con la profondità della cultura popolare e della religiosità cristiana.
Nato a Molfetta il 21 giugno 1931, don Salvatore ha intrapreso la vita sacerdotale unendola profondamente a quella musicale.
Insieme all’esperienza ecclesiale di assistente FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) negli anni post-conciliari e quella di direttore della Schola cantorum del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, ha costruito la sua formazione musicale con i maestri Armando Renzi (composizione), Nicola Samale (direzione d’orchestra), Michele Marvulli (pianoforte), Marcel Couraud (perfezionamento direzione corale), Luigi Celeghin (organo).
Ha svolto attività didattica nei Conservatori “E.R. Duni” di Matera e “N. Piccinni” di Bari; è stato alla guida del Coro e Orchestra “J. Salepico”, istituzione sorta in seno all’Associazione e Scuola Popolare “A. Dvorak” di cui è stato fondatore e presidente fino alla sua morte. È stato maestro di Cappella del Capitolo Cattedrale di Molfetta.
Diplomato in composizione, direzione d’orchestra, pianoforte e specializzato in direzione corale e organo, ha voluto sopperire alle scarse conoscenze musicali e liturgiche del popolo, dedicandosi con passione e sacrificio alle giovani generazioni del suo territorio, costruendo un’esperienza associativa e di formazione così profonda da costituire una generazione di musicisti che ancora oggi riconoscono in lui il loro mentore e maestro.